La guerra in Ucraina ha scioccato l’opinione pubblica mondiale. L’emergenza in Europa, alle porte dell’Unione Europea, ha scosso la popolazione. Anche le numerose iniziative private contribuiscono a consegnare beni di prima necessità agli ucraini. Kögel ha appena supportato due convogli umanitari con i necessari semirimorchi.
Una delle persone che non vogliono stare a guardare la situazione di estrema indigenza degli ucraini senza agire è Alexander Lübbe-Sloan. “Sentendo le terribili notizie che provenivano dall’Ucraina volevo fare qualcosa di buono”, riporta Alexander, che ha quindi organizzato un convoglio umanitario con alcuni conoscenti e con il sostegno della città di Ochtrup, gemellata con la città polacca di Wieluń, vicina al confine con l’Ucraina. I suoi sforzi hanno dato i loro frutti; grazie alla generosità di alcuni produttori è riuscito a raccogliere importanti generi alimentari di prima necessità: alimenti per bambini da Hipp, preparazioni simili a gnocchi e stringoli da Henglein, 700 forme di pane dal forno Wiesender di Freising, farina dal mulino Scheller Mühle e infine patate dall’azienda Koppold di Monaco di Baviera.
Gli aiuti dovevano però ancora arrivare al punto di scarico, una scuola di Wieluń. Alexander, di professione ingegnere, conosce perfettamente il settore dei veicoli commerciali. Truck-Ing, la sua ditta con sede a Paunzhausen, una piccola località a nord di Monaco di Baviera, lavora per un produttore di mezzi pesanti che gli ha prestato una motrice.
Kögel ha contribuito con un semirimorchio refrigerato. Alexander ha cominciato quindi a raccogliere gli aiuti da Monaco di Baviera a Ochtrup. Da lì è partito poi il convoglio con tre motrici e circa 100 pallet completamente riempiti. I circa 1.000 chilometri che separano Ochtrup dalla Polonia sono stati percorsi senza problemi. “I trasporti umanitari sono esenti da pedaggio sia in Germania che in Polonia, i legislatori hanno inoltre ridotto al minimo gli oneri amministrativi. Tutto questo ci ha facilitato di molto le cose”, spiega Alexander.
A Wieluń il rettore della scuola ha accolto il convoglio umanitario in maniera più che calorosa. Numerosi volontari hanno scaricato i veicoli, un’insegnante di tedesco ha tradotto in polacco. “I volontari sono stati davvero impressionati dalla grande disponibilità”, racconta Alexander. Dopo una notte trascorsa in hotel, Alexander è quindi tornato in Germania.
Thomas Tschakert, collaboratore dell’ufficio stampa di Volvo Trucks Deutschland, ha già effettuato due viaggi in Ucraina ad aprile e anche lui si è servito dei semirimorchi di Kögel. I viaggi sono stati organizzati a loro volta in collaborazione con la Deutsche Humanitäre Hilfe Nagold (DHHN), che ha organizzato parte degli aiuti come generi alimentari, prodotti per l’igiene e stoviglie e che si è occupata anche della definizione del percorso. Il resto del carico è stato raccolto da Thomas nella sua cerchia di amici e nel suo comune di origine nelle vicinanze di Monaco di Baviera.
Thomas, dopo aver compiuto un primo viaggio insieme al padre Wolfgang Tschakert, giornalista specializzato in veicoli commerciali, ne ha effettuato poi un secondo insieme a Gerhard Grünig e a Jan Burgdorf, rispettivamente caporedattore e redattore della rivista specializzata Trucker. Il convoglio umanitario, composto da un totale di cinque mezzi pesanti, è arrivato infine a Užgorod, a nord del confine con l’Ungheria. Gli aiuti di entrambi i viaggi erano destinati ai rifugiati e agli orfani.
Thomas si era già impegnato in passato per l’assistenza nelle crisi umanitarie. “I resoconti di Julian Kirschner, fondatore della DHHN, di cui sono venuto già anni addietro a conoscenza e che provenivano dalle regioni in crisi mi hanno fatto riflettere e mi hanno spinto di aiutare”.
Il supporto all’Ucraina continua a essere importante e necessario. “La guerra in Ucraina non deve diventare la normalità”, avverte Thomas. Per evitare che ciò avvenga, ha avuto il coraggio di assumersi il rischio di effettuare viaggi in quest’area contesa da entrambe le parti in guerra. Finora non ha mai assistito ai combattimenti. Racconta però: “Abbiamo incontrato innumerevoli profughi. Si mettono in cammino con le poche cose che possiedono. Ognuna di queste famiglie va incontro al suo destino. Madri con bambini piccoli raccontano che i figli probabilmente non rivedranno più i loro padri. Questo mi ha commosso”, spiega Thomas.
La sua intenzione è partire nuovamente con un terzo carico di aiuti umanitari. I semirimorchi saranno nuovamente messi a disposizione da Kögel. “Il nostro supporto a questo tipo di trasporti è una questione d’onore per Kögel”, afferma Thomas Gregor, responsabile di divisione Vendite Occidente e responsabile del comparto noleggi e telematica di Kögel.
Chi desidera contribuire può rivolgersi alle associazioni citate in questo articolo o trovare ad esempio su tagesschau.de un elenco di numerose altre organizzazioni umanitarie affidabili, come il gruppo di azione “Deutschland hilft”:
Kögel stessa ha appena donato insieme a Humbaur, ditta anch’essa di proprietà dell’imprenditore di Gersthofen Ulrich Humbaur, 100.000 Euro all’associazione Bild hilft e.V. “Ein Herz für Kinder”, soprattutto con l’obiettivo di mitigare le sofferenze dei bambini in Ucraina